LA NASCITA DELLA VITA

I SENSI DEL NEONATO

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vabadus
view post Posted on 26/11/2010, 01:53




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Il neonato conosce il mondo nuovo in cui è uscito con tutto il proprio essere, che sgorga dall’acqua e che, privato di questa protezione, risulta estremamente sensibile in tutte le percezioni.
Il suo tatto è di una sensibilità che noi abbiamo dimenticato: ricordate che esso è il primo senso del bambino, attivo quasi dall’inizio della gestazione. E’ quindi eccezionalmente sensibile, anche perché a lungo è stato, insieme con l’udito, l’unica guida del bambino nel buoi del ventre materno. Noi adulti siamo “visto-centrici” e recuperiamo oltre l’80% delle informazioni sul mondo esterno attraverso gli occhi. Per il neonato la vista è un senso relativamente nuovo, di cui impara ora a servirsi: come le persone cieche hanno invece sviluppato enormemente gli altri sensi. Quindi quando lo toccate, la sua percezione è molto più sottile e significativa del nostro negletto senso del tatto.

Come tutti i piccoli animali, il fiuto è una guida di cui non potrebbe fare a meno: il neonato memorizza immediatamente l’odore vostro e dell’ambiente in cui è immerso.
L’udito è attivo sin dal quarto mese di gestazione: alla nascita risulta un senso potenziato perché non c’è più l’attutimento del liquido amniotico. Il vostro bambino è davvero tutto orecchi, e percepirà anche il vostro bisbiglio.
A chi ancora non lo avesse letto, voglio consigliare il libro “Per una nascita senza violenza” di F. Leboyer, che ci ricorda di rispettare l’acuità e la delicatezza dei sensi del bambino, così tesi e sensibili nel momento della nascita. Tutta questa sensibilità dovrebbe essere dedicata alla madre, alla creazione del legame con lei, anziché distratta da mani sconosciute e manipolazioni poco rispettose. Bisognerebbe, come ci ricorda Leboyer, osservare questo momento sacro e cercare di adeguarci alle percezioni del bambino, che ha bisogno di essere raccolto con grande attenzione e posto il prima possibile ove tutti i suoi sensi possano comunicargli che è “ancora a casa”, con la sua mamma.

fonte
www.blogmamma.it/2010/03/01/16323/


Il neonato e i suoi sensi

Dipartimento Materno-Infantile
U.O. Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale
Direttore Dott. Paolo Tagliabue


Vista: i neonati dispongono di capacità visiva fin dalla nascita. Infatti, già dai primi istanti di vita, sono in grado di osservare l’ambiente circostante e dimostrano la loro attenzione osservando, sollevando le palpebre, illuminandosi e smettendo di succhiare.

È stato notato che possono osservare più a lungo, o più spesso, una particolare immagine dimostrando, così, la loro capacità di distinguere tra gli oggetti e di esprimere preferenze. Vengono attratti da contorni nitidi e da immagini contrastate; osservano più a lungo, o preferiscono, immagini quali cerchi e linee su superfici piane e preferiscono le linee curve rispetto alle rette. La possibilità che queste preferenze indichino una predilezione per il volto umano è una ipotesi affascinante.

I neonati sono anche attratti dai movimenti e sono in grado di mettere a fuoco un oggetto in movimento. Possono seguirlo con lo sguardo e, a volte anche con la testa. Seguono una pallina rossa mossa lentamente davanti al loro viso a una distanza di circa 25 cm inizialmente con gli occhi, in seguito con la testa orizzontalmente e, a volte, anche verticalmente. All’inizio l’attenzione è totale, ma dopo alcuni minuti, possono distrarsi, girarsi da un’altra parte, diventare sonnolenti e addormentarsi, oppure incominciano a fissare un oggetto apparentemente poco interessante.

La capacità del bambino di vedere e mettere a fuoco gli oggetti che lo interessano si realizza solo nello stato di veglia tranquilla e può non essere percepita da persone non particolarmente attente. Il neonato, all’inizio, può vedere solo oggetti vicini, a una distanza tra 25 e 30 cm . È interessante notare che questa è la distanza alla quale si trova il viso della madre durante l’allattamento. Il neonato tende a esaminare i contorni dell’oggetto, prima di passare ai dettagli interni, e anche quando guarda un volto umano, ne percorre prima la sagoma e poi osserva gli occhi e la bocca.

Nello stato di veglia tranquilla, quando gli occhi sono spalancati e brillano, il neonato spesso smette di muoversi o di succhiare e diventa molto calmo. Questi momenti di particolare attenzione visiva si manifestano subito dopo la nascita e portano il bambino in stretto contatto visivo con ciò che lo circonda; è questo un momento fondamentale delle interazioni umane. Durante questa osservazione reciproca inizia il primo dialogo madre (padre)-figlio; entrambi sembrano spinti a instaurare questo rapporto da una forza particolare. Poiché la conoscenza visiva della madre non è stata sperimentata durante la vita fetale, è importante creare le condizioni ottimali perché il bambino possa, fin dai primi istanti, stabilire un contatto visivo con lei e completare la sua conoscenza (e il suo ri-conoscimento) anche attraverso la vista. Per facilitare questo contatto/aggancio visivo, è bene rinviare a momenti successivi l’esecuzione della profilassi delle infezioni oculari, perché l’uso intempestivo di colliri potrebbe rendere difficile questa esperienza.

La presenza di oggetti visivamente interessanti può cambiare lo stato di coscienza del neonato: un bambino che piange o è sonnolento può calmarsi e diventare interessato se qualcosa colpisce la sua attenzione. Lo stato di veglia tranquilla può essere mantenuto o incrementato cambiando ciò che il bambino può vedere dalla sua posizione.

I neonati non solo possono vedere: sono anche capaci di analizzare, ricordare ciò che hanno visto e utilizzare le informazioni. Se a un neonato viene mostrata la stessa immagine per un periodo prolungato, il suo interesse decresce : si annoia. Se, dopo un breve intervallo, gli viene mostrata una figura nuova, la sua attenzione si risveglia. Questa « risposta alla novità » indica la capacità del neonato a ricordare ciò che ha appena visto. È stato anche dimostrato che se si pone una maschera sul viso della madre di un bambino di 8 giorni di vita, questi riconosce il cambiamento e, durante l'allattamento, osserverà con maggiore frequenza il volto della madre, come se vi fosse qualcosa di sbagliato o di diverso. Questo bambino prenderà meno latte, e, posto nella culla, resterà calmo senza addormentarsi subito, e dormirà meno a lungo che in precedenza. Queste osservazioni indicano che i neonati possono riconoscere le proprie madri e possono anche ricordarne il viso. La madre di un neonato di un giorno di vita osservò che il suo bambino appariva perplesso quando si toglieva le lenti a contatto per mettere gli occhiali. Una tale attitudine alla percezione visiva e alla memoria indica che le capacità visive dei neonato non sono basate solo su movimenti oculari riflessi, ma anche su una funzione cerebrale complessa.

Il particolare interesse che il neonato presenta per il volto dei genitori incoraggia un precoce rapporto. Una delle prime forme di comunicazione non verbale dell’uomo è proprio l’osservazione reciproca. La precoce abilità visiva del neonato e il desiderio insaziabile dei genitori di ammirare il loro bambino, creano infinite opportunità di esperienze, scoperte e interazioni reciproche.

Udito: l’udito è presente, e ben sviluppato, già molto tempo prima della nascita. Il bambino può distinguere diversi tipi di suoni (un ronzio, un campanello), gli alti e i bassi, voci diverse, suoni familiari o estranei, e può anche riconoscere la direzione dalla quale questi provengono.

I neonati preferiscono i toni alti, e i genitori di tutto il mondo istintivamente usano un tono di voce piuttosto alto, quando, subito dopo la nascita, parlano al bambino.

I neonati rispondono anche ai suoni inanimati. Quando viene suonata una campanella, il bambino si orienta verso il suono, girando prima gli occhi e poi la testa, muovendola a destra o a sinistra secondo la provenienza del suono. I collegamenti nervosi tra vista e udito sono in lui già sviluppati. La capacità del neonato di guardare verso la fonte del suono fa parte degli sforzi del neonato per avere una migliore ricezione, o forse questa risposta coordinata occhio-orecchio fa parte delle preesistenti connessioni tra due o più sensi ; è comunque una risposta adattativa che permette di sperimentare l’ambiente.

Il neonato può fare associazioni tra udito e altri sensi e può anche rispondere in maniera diversa allo stesso suono : questa capacità di fare associazioni fra diversi sensi costituisce un processo fondamentale per l’apprendimento.

I neonati sono molto reattivi nei confronti della voce umana e mostrano di preferire la voce materna alle voci femminili in genere, forse per il continuo ascolto della stessa durante la gravidanza. Si tranquillizzano al suono della voce della madre e tendono a girare la testa verso di lei. È stata dimostrata nel neonato la presenza di coordinazione tra la vista, l’udito e la memoria della voce materna entro le prime due settimane di vita

Tatto: la pelle è il maggior organo sensoriale del corpo umano. Come già illustrato viene attivato molto presto, fin da quando il bambino viene a contatto con il liquido amniotico e con i tessuti della cavità uterina.

Il neonato ama il contatto e il calore, ama essere coccolato e spesso tende a rannicchiarsi tra le braccia dei genitori. I genitori, in tutto il mondo, prendono in braccio il loro bambino, lo stringono, lo accarezzano, lo cullano, passeggiano con lui o usano altri accorgimenti per calmarlo. Sia i genitori che i neonati sembrano già preparati a vivere questa esperienza.

I neonati reagiscono anche ad altri aspetti della sensibilità tattile: variazioni i temperatura, consistenza, umidità, pressione e dolore.

Le labbra e le mani hanno il maggior numero di recettori tattili: questo può spiegare perché il neonato prova soddisfazione nel succhiarsi le dita. Le immagini ecografiche dimostrano che il bambino si succhia il pollice già a 24 settimane.

Il tatto è la maggiore via di soddisfazione del neonato; attraverso il tatto può consolarsi, esplorare il mondo e aumentare le proprie conoscenze.

Gusto: anche il gusto è già sviluppato alla nascita. Il bambino è capace di distinguere i vari gusti e anche di reagire a piccole reazioni chimiche dei cibi che assaggia. Prova piacere quanto più il cibo è dolce (il latte materno è più dolce di tutti i tipi di latte artificiale!) e disagio quanto più questo è salato, acido o amaro.

Olfatto: i neonati distinguono e riconoscono svariati odori. Reagiscono ai nuovi odori, ma si adattano rapidamente e non presentano più alcuna reazione quando questi diventano familiari. In presenza di un nuovo odore, mostrano interesse muovendo la testa, modificando la loro attività e la frequenza cardiaca. Riconoscono anche l’odore della madre. Anche l’olfatto è un senso attraverso il quale il neonato “riconosce” la madre, ricordando le esperienze della vita fetale. Per facilitare questo riconoscimento, è importante non confondere il neonato con altri odori per esempio utilizzando profumi.

Un’altra notevole capacità dei neonati è quella di poter ricevere informazioni da due sensi differenti. Risultati sperimentali dimostrano che il cervello umano elabora e confronta le informazioni che riceve, per esempio, attraverso il tatto con quelle che riceve attraverso l’osservazione. Questa capacità nel neonato può comparire in differenti stadi dello sviluppo, può scomparire per un periodo e riapparire in seguito. Il processo di sviluppo dipende dalla necessità, l’uso, il non uso, l’abuso, la passività e l’attività del bambino. Quando i neonati sono troppo stimolati, oppure non sono stimolati affatto, il loro sviluppo ne viene compromesso. Nessuno sa quale tra i sensi debba essere stimolato per primo o di più rispetto agli altri, quello che sappiamo è che il neonato trae piacere e interesse da nuove e svariate esperienze. Non esiste un modo prestabilito per interagire con essi. Vivendo con il proprio bambino e accudendolo, i genitori imparano a capire quello che interessa e diverte il neonato e come comportarsi con lui.

Da: M. H. Klaus, P. Klaus Venire al mondo, Il Pensiero Scientifico Editore (modificato)

Edited by vabadus - 26/11/2010, 09:15
 
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